Le Coste della Puglia
La Puglia risulta essere la regione con la maggiore estensione costiera tra quelle dell’Italia continentale e pertanto presenta una notevolissima varietà di paesaggi costieri, estremamente variegati tra loro per caratteristiche litologiche, morfologiche e vegetazionali. Le coste della Puglia, rinomate per le loro peculiari spiagge e per gli annessi servizi balneari, si affacciano per la maggior parte della loro estensione lungo il versante Adriatico del Mar Mediterraneo, presentando peraltro la sporgenza territoriale più orientale del Paese coincidente con la località di Punta Palascia, compresa entro i confini comunali di Otranto, che dista appena 80 km circa dalle coste albanesi. In corrispondenza del punto più a Sud dei confini regionali, in località Santa Maria di Leuca, si verifica il punto di contatto tra il Mar Adriatico ed il Mar Ionio, il quale lambisce le coste del versante occidentale del basso Salento e culmina costituendo il paesaggio del Golfo di Taranto.
Gli 865 km di costa, di cui 50 km circa fanno parte del territorio delle Isole Tremiti, appartengono a variegati ambiti territoriali, contraddistinti da specifiche peculiarità paesaggistiche. Il versante Nord del litorale pugliese, in corrispondenza del promontorio del Gargano, è caratterizzato dalla presenza dell’area umida nei dintorni dei laghi di Lesina e Varano, e soprattutto da un ricco paesaggio naturale, che, grazie alla sua conformazione, permette l’alternanza di ripidi strapiombi costituiti da rocce calcaree e dolomitiche a picco sul mare, ricoperti da una fitta vegetazione costituita da pini domestici e marittimi e da specie della macchia mediterranea, con piccole insenature in cui sono incastonate pregiate spiagge sabbiose. Proseguendo verso Sud si incontra un’estesa fascia pianeggiante in corrispondenza di Margherita di Savoia, rinomata per le sue saline –le più grandi d’Europa – e per il pregio della flora e fauna presente nell’annessa zona umida, riconosciuta di valore internazionale secondo gli accordi della Convenzione di Rasmar, e che costituisce una rete ecologica fondamentale per la biodiversità a livello nazionale. La conformazione del litorale, pertanto, perde la sua connotazione aspra e scoscesa per presentare un andamento più dolce dovuto alla presenza di un substrato costituito da ampie distese di arenarie. Lo scenario costiero diviene maggiormente frastagliato ed antropizzato in corrispondenza dei centri urbani della provincia BAT e del Nord Barese, ma presenta, man mano che si prosegue verso Sud, una sempre maggiore componente rocciosa, la quale, oltre a costituire suggestive vedute a strapiombo sul mare, permette di percepire un elevato grado di naturalità, in particolare nel tratto compreso tra Mola di Bari e Torre Canne. Oltrepassato l’ambito territoriale della Valle d’Itria, si incontrano le unità costiere del Tavoliere Salentino, che presentano un costante alternarsi di tratti sabbiosi infrastrutturati e litorali rocciosi incontaminati. Caratteristica comune dei litorali sabbiosi delle coste del Salento è una copertura vegetazionale costituita prevalentemente dai tipici cordoni dunali ricoperti da specie arbustive della macchia mediterranea, quali lentisco, cisto, mirto, ginepro e specie autoctone a rischio estinzione come il Fiordaliso di Creta, specie presente quasi esclusivamente nell’area della Marina di Ugento.
Le coste pugliesi presentano, pertanto, una costante alternanza di scenari incontaminati, che offrono un elevato grado di naturalità e pregio paesaggistico, e di centri costieri che, grazie alla loro capillare infrastrutturazione, permettono una fruizione totale dei paesaggi litoranei.
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